skip to Main Content
Intervista a Mattia Ballotta di BS Associati. Lo smart working garanzia di continuità ed operatività

Lo smart working non solo è un modello di libertà ed indipendenza ma permette alle Aziende di garantire continuità ed operatività.

In questi giorni il tema principale, quello di cui tutti parlano è sicuramente il Coronavirus, che sta mettendo a dura prova il “sistema Italia”.

Non solo dal punto di vista dell’emergenza sanitaria e dei servizi, ma anche dal punto di vista produttivo.

Decine di aziende si sono trovate costrette a chiudere i propri uffici per tutelare i propri dipendenti e collaboratori.

Un “evento” come il Coronavirus è difficile da prevedere, ha quindi colto impreparate tantissime aziende.

E’ giusto dire che le aziende che si occupano prevalentemente di produzione, difficilmente possono beneficiare del telelavoro.

Questa innovativa soluzione è sicuramente appannaggio per Aziende e Studi Professionali che erogano principalmente servizi, ma solo una piccolissima parte di queste realtà si è attrezzata per fornire, ai propri collaboratori, l’opportunità di lavorare da casa.

Abbiamo ritenuto utile pubblicare sulle pagine del nostro Blog, l’intervista al dott. Mattia Ballotta dello studio BS Ballotta & Sghirlanzoni Associati che da alcuni anni ha implementato nella propria operatività anche il lavoro da remoto.

VENTUNOCENTO si è occupata della progettazione e realizzazione dell’infrastruttura IT in cloud per l’erogazione dei servizi anche da remoto.

Buongiorno dott. Ballotta. Come prima cosa le chiediamo quali sono i servizi erogati dalla sua Società?

Ci occupiamo di consulenza del lavoro e cerchiamo di farlo al meglio; investendo nella formazione costante del nostro personale, immaginando nuovi servizi ad alto contenuto tecnologico, tra i quali il tele lavoro, avviando collaborazioni con Studi esteri per essere pronti ad affiancare i nostri Clienti nei processi di sviluppo internazionale.

Siamo convinti che il nostro compito consista innanzitutto nel semplificare quel che appare complesso e la semplificazione passa, prima di tutto, dai processi aziendali interni.

Quando avete pensato di offrire ai vostri collaboratori l’opportunità di lavorare da casa e perché?

I nostri Clienti non ci pagano per il lavoro che facciamo, ma per i risultati che facciamo ottenere loro. Quindi non è importante dove e quando viene eseguito un lavoro, ma come!

Per questo motivo alcuni anni fa, abbiamo deciso di offrire ai nostri collaboratori l’opportunità di lavorare da casa. Devo dire che è stata accolta molto positivamente. Quante volte succede che un figlio deve stare a casa da scuola per un’influenza, oppure il coniuge si deve assentare, etc…

Il telelavoro o smart working è una forma di libertà ed indipendenza. Sai che devi svolgere un compito e raggiungere un obiettivo a prescindere che tu sia a casa, oppure in ufficio.

Quali passi avete compiuto per implementare lo smart working nelle vostre procedure aziendali?

L’Information Technology è una passione personale ed alcuni anni fa, quando ho deciso di verificare l’opportunità di implementare il telelavoro, mi sono confrontato con Mauro Dall’Osto, CEO di Ventunocento.

Sono perfettamente cosciente che, scritta sulle pagine di questo blog, possa sembrare una “marchetta” ma non è assolutamente così. Mauro e tutto il suo Team mi hanno indicato subito una strada ben chiara da percorrere. Cosa avremmo dovuto fare e come. E così abbiamo fatto.

Oggi lo Studio BS Ballotta & Sghirlanzoni Associati ha due sedi. La sede di Caravaggio dove sono presenti 8 collaboratori e la sede di Codogno dove i collaboratori sono 10.

Inutile che vi dica che, in questi giorni, Codogno è balzata agli onori della cronaca. La città è totalmente blindata e tutti gli abitanti sono costretti ad una quarantena forzata a casa.

Nonostante questa situazione surreale, lo studio non ha subito alcun contraccolpo.

I nostri collaboratori hanno continuato il proprio lavoro direttamente da casa.
Non solo non hanno perso giornate di lavoro, ma il fatto di essere impegnati, ha permesso loro di vivere la quotidianità in modo più leggero, potremmo dire che li ha aiutati a “non pensare al virus”.

Sono ormai passati 5 anni da quando avete deciso di implementare il telelavoro. Tirando una riga che bilancio ottiene?

Il bilancio è assolutamente positivo. Non per la situazione imprevista che stiamo vivendo in questo periodo, ma per il modello collaborativo che abbiamo introdotto in Azienda.

Chiaramente nessuno poteva prevedere un’epidemia di questo tipo. Non consiglierei mai ad un imprenditore di attrezzare i propri collaboratori per il telelavoro pensando ad un evento di questo tipo.

Consiglio il telelavoro perché offre un’opportunità incredibile a tutti. Azienda e collaboratori. Poter decidere di lavorare da casa, credo sia una forma di libertà impagabile.

Migliora il buon umore, la voglia di fare, l’impegno. Sei tu che decidi dove, come e quando farlo.

Back To Top